Architetti e progettisti prestati al gioiello contemporaneo

Milano Fashion&Jewels


14* - 17 Settembre 2024
(*Saturday by invitation only)

fieramilano, Rho

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Architetti e progettisti prestati al gioiello contemporaneo

Una meravigliosa liaison unisce l’architetto al mondo del gioiello contemporaneo.

C’è una meravigliosa liaison che unisce la figura dell’architetto al mondo del gioiello: il risultato è un’alchimia di colori e forme che solo un progettista può immaginare con la sua esperienza e visione del mondo.

 

La figura dell’architetto ha infatti una particolare sensibilità, un’intelligenza poliedrica che sa tradurre le regole ergonomiche in elementi ricercati, audaci e indossabili. Nella storia pensiamo a Roberto Sambonet che disegnava per una nota maison americana, Ettore Sottsass con le sue spille scultoree ispirate ad Arnaldo Pomodoro, Ron Arad che ha sintetizzato in un anello la scultura metallica da esterni o Franco Albini che è passato dal design della metropolitana di Milano a parure essenziali nel segno del rigore.

 

Visioni del passato e che non si esauriscono nella contemporaneità: HOMI Fashion&Jewels Exhibition nella sezione New Craft offre l’opportunità di mostrare la poetica degli architetti imprestati al gioiello contemporaneo con un particolare approccio materico e scultoreo.

 

Maria Diana ha studiato architettura al Politecnico di Torino: da sempre ha dimostrato un particolare interesse per la ceramica bianca o colorata con ossidi (come il cobalto, il ferro e il manganese), lavorata a mano per creare forme organiche o geometriche che, montate assieme con strutture metalliche, diventano spille, collane e orecchini.

 

L’architetto Paolo Gambarelli è mente e mano dei gioielli Lunante, perché ogni pezzo è stato disegnato e realizzato a mano artigianalmente. Si definisce un “pre-minimalista”, perché le sue collezioni sono di totale semplicità, sia nella forma così come nei materiali impiegati: la forza espressiva è offerta dalla composizione geometrica.

 

Infine Laura Volpi, diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e con in tasca un corso di formazione al Centro Tam di Arnaldo Pomodoro e Davide De Paoli, propone collezioni che riflettono sul rapporto tra materia e spazio: si tratta di leggerissime sculture che si sviluppano nelle 3 dimensioni che si possono portare anche al dito o ai lobi delle orecchie.